giovedì 6 aprile 2017

LE 3 REGOLE BASE PER COMPRARE CASA

Come ad ogni professionista del mio settore, capita spesso che, fuori dall'orario di lavoro, amici-conoscenti-parenti mi chiedano consiglio su come acquistare casa, delucidazioni sulle operazioni che stanno effettuando, ma anche (purtroppo) aiuto in merito a problemi inaspettati che devono affrontare durante una compravendita

Mi preme sottolineare una cosa banale ma ahimè poco considerata: i consigli vanno chiesti PRIMA di procedere a proposte d'acquisto, incarichi di vendita, richieste di mutuo e via dicendo, soprattutto se si ha poca dimestichezza con l'argomento

Un'altra buona abitudine spesso dimenticata, quando ci si rivolge ad un mediatore immobiliare, è quella di fare domande: se ci sono dubbi o cose poco chiare anche su questioni che possono sembrare banali, non bisogna esitare a chiedere delucidazioni a chi è tenuto a darvele. Tutto ciò rende la compravendita più tranquilla e aumenta la fiducia tra le parti in causa (venditore-agente-compratore)

Per quanto concerne quelle che, secondo me, sono le regole principali per effettuare un acquisto consono alle proprie aspettative, ho individuato 3 macro principi, rispettati i quali si può procedere con la valutazione sull'acquisto o meno di un determinato immobile:

1 - LA ZONA: il quartiere, l'area in cui scegliamo di vivere è la base per iniziare la ricerca della casa in cui vogliamo vivere o che compriamo per investimento; dobbiamo conoscere la zona, avere consapevolezza dei suoi pregi e difetti, calcolarne la distanza dai nostri interessi (scuole per i figli, famiglia, lavoro) servizi presenti sul territorio.
Se lavoriamo in centro e la priorità  è non perdere troppo tempo in spostamenti, una casa con giardino lontano dalla città può essere una scelta sbagliata
Vi assicuro che è un errore comune!

2) - LO STABILE / IL CONTESTO:  Un pochino meno importante della zona, in quanto modificabile/migliorabile, seppure con l'accordo dei vicini di casa; è comunque fondamentale conoscere l'ambiente in cui si va a vivere, le spese condominiali, la previsione di eventuali interventi straordinari. Se ci sono lavori previsti non bisogna spaventarsi, basta averne consapevolezza e fare bene i conti quando si decide di comprare: se viene rifatta la facciata con relativo cappotto, ne avrò de vantaggi in termini di rivalutazione e risparmi energetico e usufruirò delle forti detrazioni previste; bisogna ragionare anche nel medio e lungo periodo

3 - L'APPARTAMENTO/LA CASA:  paradossalmente è la cosa più facile da gestire, perché è solo nostra, non dobbiamo confrontarci con altri per personalizzarla o fare modifiche (fatta eccezione per i regolamenti edilizi): possiamo fare (quasi) tutto ciò che vogliamo senza rendere conto a nessuno!

Ovviamente anche sull'abitazione vanno fatti molti ragionamenti...ma questi li affronteremo in un'altra occasione!


Simone M. Bacchetti
mediatore immobiliare dal 1999





lunedì 28 novembre 2016

AMSTERDAM E LE CASE "STORTE"

Amsterdam: bellissima città a misura d'uomo, poche macchine, tante biciclette, meravigliosi canali, gente simpatica e i mulini a vento; tra le altre, una curiosa peculiarità: le case storte. Quella che sembra una bizzarria o una cattiva costruzione in realtà nasconde validi motivi di ordine pratico!
In passato, nei Paesi Bassi lo Stato esigeva il pagamento di un’imposta proporzionale all’occupazione del suolo a seconda della larghezza della casa: più era larga più incideva sulle tasche del proprietario. Per ovviare a tale inconveniente, gli abitanti di Amsterdam trovarono una soluzione: edificare case strette, sviluppate in altezza per almeno tre piani. La conseguenza fu che gli appartamenti avevano scale strette e ripide, che rendevano difficoltosi i traslochi.

Così sui tetti venne fissato un paranco con una carrucola, per sollevare gli oggetti. Per evitare che il carico sollevato urtasse e danneggiasse la facciata, gli edifici vennero quindi inclinati verso l’esterno.

La casa più stretta di Amsterdam si trova in via Singel al n. 7, ed è larga solo 101 centimetri









giovedì 11 giugno 2015

Giovani coppie cercano casa: bilocale o trilocale? eterno dilemma

Nella mia sin ora soddisfacente carriera di agente immobiliare sono tante le situazioni che si ripetono con una certa regolarità: la casa segue la vita quindi, bene o male, i motivi di acquisto o vendita di un immobile e le relative dinamiche sono sempre gli stessi.

Una delle situazioni tipiche è quella che si presenta in caso di giovane coppia non sposata che cerca la prima casa: la prima questione che si pone è la scelta tra affitto e acquisto, in molti infatti, soprattutto se la relazione è "fresca", propendono per la locazione di un appartamento in modo da vedere come vanno le cose; diverso il caso di coppie più navigatela cui relazione di evolve naturalmente in una convivenza: in questo caso l'acquisto è quasi d'obbligo ed allora, conti alla mano, si deve decidere che tipo di appartamento acquistare. Fondamentalmente la scelta è tra il bilocale ed il trilocale..quale comprare?

Molte coppie vorrebbero acquistare un bel trilocale, magari con la cucina abitabile e box, in una prospettiva di stabilità e di allargamento della famiglia. Il ragionamento è più che valido ma poi bisogna fare i conti con le risorse, e spesso con le famiglie che foraggiano l'investimento e che giustamente vogliono dire la loro.
Altri invece si dirigono sul due locali, più vicino magari alle possibilità economiche e considerato un passo intermedio verso quella che sarà la casa definitiva; fermo restando che entrambi i discorsi sono validi e hanno pro e contro condivisibili, io propendo per la seconda ipotesi. A differenza di come avveniva fino qualche anno fa, al giorno d'oggi i cambi di casa sono più frequenti, cambiano le condizioni lavorative, il centro degli affari familiari, i gusti e le idee, e perciò sono poco propenso a considerare una casa come quella definitiva. 
Considero anche che l'acquisto del tre locali è decisamente più impegnativo, soprattutto dal punto di vista economico sia per la compravendita che per il successivo arredo e manutenzione, quindi mi permetto di consigliare, se mi viene richiesto, un esborso minore. Tanto l'acquisto di un appartamento, se fatto bene, garantisce una rivendibilità e permette di cambiare casa in un futuro.


Immobiliare Pero
Via Curiel 21 Pero (Mi)
02.33912246
vendita e locazione appartamenti, ville, case indipendenti, commerciali in Pero (Mi) e Milano Gallaratese/Bonola


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non è un acquisto vero senza Immobiliare Pero ;)

mercoledì 20 maggio 2015

Musica&Case

Nell'ambiente musicale, a certi livelli, il denaro che circola è tanto; soprattutto negli Stati Uniti le star della musica sono ricoperte d'oro e non si fanno mancare nulla, nemmeno i più assurdi capricci, ed il lusso è a dir poco sfrenato
Di seguito il link con relative foto che parla della vendita della casa di Kirk Hammett, storico chitarrista dei Metallica, che ha messo in vendita la sua villa alla cifra incredibile di 12,5 milioni di dollari, non certo una somma alla portata di tutti

KIRK HAMMETT VENDITA CASA








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lunedì 11 maggio 2015

HOME STAGING: VALORIZZARE LA CASA PER GUADAGNARE DI PIU'

In seguito ad un incontro tenutosi oggi in ufficio con dei clienti mi è venuto in mente di parlare, in questo blog, dell' HOME STAGING: innanzitutto cos'è? a me piace tradurlo con VALORIZZAZIONE DELLA CASA, vale a dire permettere ad un immobile di poter esprime tutto il suo potenziale, esaltandone i pregi e diminuendone i difetti. Tutto ciò è importante soprattutto in sede di vendita, quando il proprietario desidera realizzare il massimo possibile nel tempo più breve; sfido chiunque a dire che non è così! 
In cosa consiste nella pratica l'home staging? Nel apportare ad un immobile (residenziale) tutte quelle piccole modifiche NON sostanziali che rendono la casa "più bella agli occhi di più visitatori". 
Nella miriade di annunci immobiliari presenti in rete, tutti o quasi corredati da relative foto, è statistica che quelli con le foto "più belle da vedere" generano il maggior movimento, più visite e interesse, il tutto si traduce ovviamente in maggior ritorno economico, quindi più soldi per chi vende. 
La maggior parte gli accorgimenti necessari sono davvero semplici seppur non banali: un copridivano colorato, una tenda diversa, dei cuscini, la tavola apparecchiata in un certo modo, nei casi più difficili un imbiancatura alla casa: in ogni caso tutte spese contenute e sostenibili e quasi sempre fai-da-te (ikea docet)
In italia questa pratica non è molto diffusa ma sta aumentando il numero di professionisti che vi si dedica, spesso facendo ottimi lavori; ci sono comunque molte preclusioni in merito (le stesse che ho riscontrato io questa mattina) supportate da  idee prive di fondamento ("se devo comprare guardo il taglio-so già che dovrò fare dei lavori- ma tanto è inutile") e soprattutto da un pregiudizio a ciò che è nuovo e non-conosciuto
Tra le argomentazioni da me esposte a sostegno della mia idea, oltre a quelle già esposte fin ora, c'è stata la seguente: se è a costo zero (come in questo caso) che cosa c'è da perdere? infatti mi ero proposto di sobbarcarmi l'eventuale costo dell'oggettistica e il lavoro necessario per dipingere di bianco quei pesantissimi mobili marrone-scuro
In definitiva, capisco che rivolgersi ad un professionista abbia un costo che può spaventare, ma se possiamo farlo noi perchè non provarci? Alla fine, nella mia esperienza professionale, ha sempre portato ad una non indifferente facilità di vendita: basta un pò di gusto ed un minimo di sensibilità per l'arredo e i risultati posso essere notevoli; io mi sono fatto aiutare dalla mia compagna, Paola, che con piccole idee ha decisamente migliorato un monolocale che affitto per expo...vi metto allego le foto così giudicate il risultato
S

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mercoledì 22 aprile 2015

I gruppi d'acquisto: un modo per risparmiare sentirsi più tutelati

Ho di recente aderito al gruppo d'acquisto organizzato da Altroconsumo per l'acquisto dei servizi luce e gas della mia abitazione; i motivi che mi hanno spinto a fare ciò sono diversi:

in primis essendo associato Altroconsumo da diversi anni ed essendo sempre attento alle loro iniziative mi sento tranquillo nell'aderire ad iniziative da loro verificate e "controllate";

in secondo luogo ovviamente il risparmio: per quanto non si tratti di cifre enormi (200€ in un anno) non disdegno certo di tenermi intasca quei soldi e spenderli in modo diverso, magari rimpinguando il fondo-viaggi;

un altro motivo valido è il trattamento post vendita che la società venditrice tiene con i clienti: nella mia esperienza infatti mi sono imbattuto in servizi migliori, call center maggiormente risolutivi delle problematiche ma soprattutto informazioni più trasparenti...mai trovate sorprese insomma!

Dopo gas e luce ho aderito al gruppo d'acquisto "ABBASSA LA TARIFFA" per ottenere una tariffa telefonica davvero conveniente...l'asta tra gli operatori si è conclusa..attendo l'offerta!

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/03/cosa-sono-gruppi-acquisto.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/13/gruppi-dacquisto-vuoi-comprare-una-volkswagen-facciamolo-insieme/912448/

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venerdì 17 aprile 2015

The walking dead...in vendita il quartiere della serie tv

Uscire dalla crisi grazie agli zombie di The Walking Dead? Se non lo credete possibile, provate a chiedere a Jim Sells, l’ex sindaco di Grantville, una cittadina della Georgia, negli Stati ​Uniti, che conta poco più di 8.000 anime (e mai definizione fu più appropriata). 

L’uomo, già al centro di polemiche nel 2013 per la sua politica di acquisizione immobiliare personale un po’ troppo disinvolta, ha recentemente messo in vendita su eBay, nella modalità “compra subito” e per la “modica” cifra di 680.000$, un lotto comprendente 10.000 ettari di terreno e nove edifici.

Nulla di molto diverso da quanto accade in una normale operazione di compravendita di terreni e beni immobiliari. Se non fosse che la cittadina di Grantville è diventata famosa in tutto il mondo come set naturale di molte puntate della serie horror-apocalittica The Walking Dead. In particolare la zona attualmente in vendita - con il suo arco in pietra ormai in rovina, il pub in mattoni rossi e la casa di Morgan - sono stati i protagonisti assoluti di alcune delle principali scene della terza serie del telefilm di culto.

“Una volta eravamo conosciuti in tutto il Paese per la nostra industria tessile. – ha dichiarato Sells nel corso di un’intervista alla tv locale – Ora la nostra principale risorsa economica è il “turismo zombie”. Ci sono persone che vengono qui da tutto il mondo grazie a The Walking Dead”.

E in effetti su Facebook è possibile trovare una pagina dedicata al “Grantville Dead Walking  Tour” con vendita di merchandising inclusa. E in molti profili social vengono pubblicate foto di turisti in posa davanti alla scritta “Don’t open. Dead inside” (non aprite, morti all’interno), o sotto l’arco dove Morgan – uno dei personaggi della fortunata serie – getta i corpi, già putrefatti, degli zombie eliminati.

Una città data per (economicamente) morta che prova a resuscitare grazie agli zombie. O almeno queste sono le intenzioni di Jim Sells. Intenzioni che, almeno per lui, diventeranno realtà quando qualcuno – magari uno dei 409 utenti di eBay che ogni ora visualizzano l’offerta – cliccherà sul “compra subito”. L’importante è che la paypal o la carta di credito utilizzate, a mo’ di garanzia per l’acquisto, siano intestate a qualcuno che ancora respiri

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Walking dead tour su Facebook
Grantville su ebay